Il vitigno Pinot nero è il grande e incontrastato protagonista della produzione di vino in Oltrepò Pavese. Considerato, sin dai tempi di Strabone, una zona di produzione di vini di qualità.

Taluni ampelografi ipotizzano la presenza dei genotipi originari del Pinot già presenti sulle colline oltrepadane dal tempo dei romani. Un’importante testimonianza arriva dal reperto di un tralcio di vite, risalente ai tempi  preistorici, trovato nei pressi di Casteggio, un tempo detta Clastidium.

Nella seconda metà del XIX secolo il Pinot nero, così come lo conosciamo oggi, approda in Oltrepò Pavese e di seguito viene sperimentato in tutta la penisola, ma la maggior parte dele cantine valuta la produzione solo come uva da taglio e sorpresa dalla maturazione precoce, nonché dalle difficoltà di allevamento, abbandona il progetto. Solo in Oltrepò Pavese il vitigno trova il suo habitat ottimale.

L’Oltrepò Pavese è quel lembo di terra collinoso a sud della Lombardia noto per essere il punto d’incontro di quattro regioni: Lombardia, Piemonte, Liguria ed Emilia Romagna. Tale peculiare caratteristica rende l’Oltrepò Pavese ricco di culture, lingue, tradizioni e cucine differenti, ma ben integrate tra loro.

Equidistante da Polo Nord ed Equatore, là dove la freschezza lunare del Nord incontra il calore solare del Sud, si trova il 45° parallelo, quintessenza dell’equilibrio naturale per la pianta della vite.

I nostri paesaggi sono caratterizzati dall’alternanza di vigneti, di prati e di aree boschive. La zona collinare è contraddistinta da elevate escursioni termiche e da un clima temperato particolarmente adatto alla produzione di Pinot Nero.

La composizione del suolo gioca un ruolo essenziale in Oltrepo’ Pavese. La nostra terra è ricca di marne, calcari, galestri e gessi, elementi fondamentali per conferire un ampio profilo aromatico e un’ottima dotazione acidica dei mosti.

La grande porosità di questi minerali rende la nostra terra un vero e proprio serbatoio d’acqua (da 300 a 400 litri per metro cubo), che assicura alla pianta un apporto idrico sufficiente persino nelle estati più siccitose. Poiché il gesso trattiene l’acqua per capillarità, la vite deve compiere uno sforzo significativo per assorbirla. Tale situazione provoca, durante la stagione vegetativa, un moderato stress idrico, che favorisce l’equilibrio tra i diversi acidi contenuti nel frutto, gli zuccheri e i precursori degli aromi che emergeranno poi nel vino.

Queste componenti combinandosi tra loro creano in Oltrepo’ Pavese un habitat unico ed ideale per la coltivazione del Pinot Nero, conferendo ai nostri vini una tipicità inimitabile.